- Musiche della diaspora. Processi migratori e memorie culturali
Come riflesso degli attuali processi politici e sociali, stiamo assistendo oggi in Europa a una profonda e rapida trasformazione delle rappresentazioni pubbliche del fenomeno migratorio forzato che, fino a pochi mesi fa, sembrava riguardare solo le persone provenienti da luoghi remoti in un Sud del mondo, percepito come lontano dalla cultura europea. La presente ricerca intende indagare il ruolo che le musiche della diaspora ed altre forme di cultural heritage possono assumere nella ridefinizione pubblica delle memorie migranti e nella loro iscrizione nel discorso pubblico nazionale. Molti musicisti e musiciste (immigrati di prima e/o seconda generazione, ma non solo) sono stati protagonisti di eventi artistico-musicali che hanno messo a tema le condizioni dei migranti forzati, la difficoltà di condividere le loro memorie individuali e collettive, l’incapacità del discorso pubblico di includerli, rendendoli partecipi della nostra società civile. Il percorso dottorale prevede lo studio di tali esperienze (in particolare, quelle ancora attive o che hanno avuto maggiore impatto), al fine di individuare nuove strategie di comunicazione musicale e artistica, capaci di adeguarsi alle sfide imposte dalla contemporaneità rispetto ai nuovi flussi migratori. La ricerca prevede l’utilizzo di metodi di raccolta e analisi dei dati di tipo qualitativo. L’analisi delle musiche della diaspora e delle loro modalità di intersezione con le memorie migranti e con le identità individuali e collettive dei migranti sia dalla parte di musiciste/i, compositori/trici, sia da quella dei loro fruitori/fruitrici, parte dal presupposto che l’intersezione con sonorità altre, provenienti da culture sonore diverse dalla nostra, possa rappresentare un’importante risorsa capace di incidere profondamente sullo stesso concetto di soundscape condiviso della nostra comunità nazionale.
- Music of the diaspora. Migration processes and cultural memories
As a reflection of current political and social processes, we are witnessing today in Europe a profound and rapid transformation of public representations of the forced migration phenomenon which, until a few months ago, seemed to concern only people coming from remote places in the South of the world, perceived as distant from European culture. This research intends to investigate the role that diaspora music and other forms of cultural heritage can play in the public redefinition of migrant memories and their inscription in national public discourse. Many musicians (first and/or second generation immigrants, but not only) were protagonists of artistic-musical events that focused on the conditions of forced migrants, the difficulty of sharing their individual and collective memories, the inability of public discourse to include them, making them participants in our civil society. The doctoral path involves the study of these experiences (in particular, those that are still active or have had the greatest impact), in order to identify new musical and artistic communication strategies, capable of adapting to the challenges imposed by contemporaneity with respect to new migratory flows. The research involves the use of qualitative data collection and analysis methods. The analysis of the music of the diaspora and of their ways of intersection with migrant memories and with the individual and collective identities of migrants both from the side of musicians, composers, and from that of their users, starts from the assumption that the intersection with other sounds, coming from sound cultures different from ours, can represent an important resource capable of profoundly impacting the very concept of shared soundscape of our national community.
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